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Vino a tavola o sotto l’albero? Per non sbagliare a Natale puntiamo sul rosso

Puntiamo sul rosso

Natale è alle porte e se al friccicore natalizio è impossibile resistere, è arrivato anche il momento di pensare a cosa mettere sotto l’albero o a tavola. Se non avete idea di cosa regalare ai vostri amici wine lovers o di quale bottiglia stappare per le feste, ecco qualche possibilità totally red per non rinunciare ai brindisi. Occhio anche al bonus bollicine, stavolta in rosa, un classico di Wineroots.it.

6234 Pinot Nero Riserva 2018 Sudtirol DOC Abbazia di Novacella

Un cru preziosissimo, poche bottiglie e una grande storia. Questi sono i dogmi che riprende Abbazia di Novacella per il suo nuovo Pinot Nero inserito nella linea Insolitus. 6234 racconta tutto ciò che il territorio altotesino può esprimere in fatto di purezza e bellezza. Un naso che riprende la tipicità e la finezza dei frutti rossi e un tannino mai invadente, piacevole dal primo all’ultimo sorso. Il valore aggiunto è certamente la mineralità che non stanca e racconta un suolo tipicamente porfirico. 6234 arriva sempre dritto al cuore ed è un piacevole brindisi per chi non vuole rinunciare ai profumi delle montagne anche a casa.

Raighinas 2018 Cannonau di Sardegna DOC Tenute Gregu

Parlare di Gallura senza compromessi è il leitmotiv di Tenute Gregu. Al timone di questa etichetta c’è una storia di famiglia, quella dei Gregu, innamorati della Costa Dorata della Sardegna e di tutto ciò che rappresenta. Rispetto del terroir, ascolto della natura e di tutte le sue esigenze, è essenziale, come il vino che ne viene fuori e parla la lingua dei quattro mori. La mano dell’uomo c’è, ma solo se necessario, come tendenza sarda vuole, senza nessuna eccezione per il Raighinas. Il risultato è una bottiglia che piace per tutto l’unicum che riesce a esprimere al calice. Su una tavola natalizia fa la sua grande figura.

Castel Serranova 2015 Agricole Vallone Rosso Salento IGP

Si sa, un Negroamaro è sempre una garanzia ed è tra i simboli della viticultura pugliese, senza dimenticare il Susumaniello, protagonista di una rinascita in versione rossa e rosata. Agricole Vallone declina nel suo Castel Serranova queste uve provenienti dal prezioso cru Vigna Castello. Un blend perfetto per accompagnare i sughi opulenti del Natale se vogliamo aprirlo subito, ma anche un vino da lasciare in cantina e stappare durante l’inverno. Un vino sincero, con un naso perfetto adatto a raccontare le campagne assolate di Puglia e storie senza tempo, proprio come le eccellenze d’azienda.

Lu Kont 2018 Marche Rosso IGP Il Conte Villa Prandone

Lu Kont è la firma della famiglia De Angelis che sotto il segno di Il Conte Villa Prandone racconta la una visione de Le Marche tutta personale al calice. 100% Montepulciano da un vigneto datato 1966, ancora oggi in gran forma. Il vino che ne viene fuori è motivo di orgoglio per la famiglia che non ci sta a dimenticare le tradizioni di un tempo, ma allo stesso tempo, vuole fare sempre meglio e conquistare proprio tutti i wine lovers. Il calice di questo rosso non è mai banale e a tratti anche divertente al calice, complice quel pizzico di mineralità che non guasta mai e lo caratterizza. Lu Kont è sinonimo di completezza ed eccellenza, infatti viene prodotto solo nelle migliori annate e non supera mai le 3000 bottiglie. Un regalo esclusivo per chi desidera avventurarsi nelle terre marchigiane partendo dalla tavola.

Calinverno 2017 Rosso Veronese IGT Monte Zovo

La Calinverna è quella brina che annuncia le fredde giornate invernali e in Veneto la chiamano proprio così. Ma per combattere l’inverno e quelle giornate uggiose serve un vino capace di avvolgere e riscaldare, proprio come una calda coperta, allora eccoci qui. Era il 1997 quando in Monte Zovo, grazie alle sperimentazioni di Diego Cottini, furono gettate le basi per il Calinverno, una storia fortunata che porta in bottiglia uve che sostengono due fasi di appassimento, in pianta e nel tradizionale fruttaio. Il risultato è un vino capace di sagomarsi perfettamente a tavola conquistando anche i palati più esigenti. Un’eleganza senza tempo tipica del brand, perfetta per accompagnare le feste o da conservare, perché no, fino alla prossima Calinverna.

Radici 2015 Taurasi Riserva DOCG Mastroberardino

Mastroberardino, sinonimo della tradizione caparbia, quella che anno dopo anno ha portato il territorio irpino a dire la sua nello sconfinato universo enologico, è una garanzia in fatto di Taurasi. L’Aglianico in purezza che non ha bisogno di tante presentazioni, ma va solo gustato appieno. Un affinamento in barriques di rovere francese e botti di rovere di Slavonia per un periodo di circa 30 mesi, poi almeno 40 mesi di affinamento in bottiglia sono le basi per arrivare a una struttura forzuta e un sorso senza tempo. Il Taurasi di Mastroberardino è quella bottiglia da regalare per suggellare i legami indissolubili che attraversano le generazioni, proprio come questo vino è in grado di fare.

Bonus Track

La bonus track questa volta si tinge esclusivamente di rosa. Due nomi per spianare la strada verso nuove ricerche e inediti amori enologici che non durano solo da “Natale a Santo Stefano”.

Almanini Rosè Brut Metodo Classico 12 mesi Tenuta Santa Aquilina

Per il Sangiovese è sempre il momento giusto e uno spumante non fa mai eccezione, soprattutto a Natale. Almanìni è la linea speciale di Tenuta Santa Aquilina che racconta l’essenza del territorio romagnolo e del Sangiovese, indubbiamente la bandiera. Il nome di questo metodo classico, per i più acuti, è un vero e proprio Amarcord e nulla qui viene lasciato al caso. Se questi indizi hanno stuzzicato la voglia di rivedere questa pellicola felliniana, non dimenticate di accompagnare la proiezione con un calice di metodo classico, perfetto compagno per ravvivare, con grande finezza e leggerezza quanto basta, le pigre giornate di festa con un tocco di rosa mai eccessivo.

Spumante Metodo Classico Rosé Brut 'Cruasé' Berté Cordini

Per chi vuole portare qualcosa di piacevolmente inedito sulle tavole festose ci sono i Cruasè dell’Oltrepò Pavese. Fusione dei due termini Cruà e Rosé, sono spumanti metodo classico da Pinot Nero e affinati sui lieviti per almeno 18 mesi. Di grande spessore e piacevolezza è quello proposto da Bertè Cordini che racconta attraverso le sue bollicine quei dolci pendii tipici della zona e che non fanno sconti alla piana. La spuma è ricca, persistente, il sorso pieno e cremoso invita a berne ancora. Una delle espressioni piacevolmente autentiche da portare a tavola per dare inizio ai festeggiamenti.