Raccontare un territorio con un vino è possibile e i produttori della Valle di Cembra lo sanno molto bene. Non si tratta solo di una questione commerciale: è l’orgoglio di appartenere a una terra generosa e suggestiva come questa a spingere tutti i Cembrani D.O.C. verso nuovi traguardi di eccellenza e nuove espressioni. Tra i 708 km leggendari di muretti a secco nascono i migliori Muller Thurgau, vini aromatici dalla grande mineralità ma anche espressioni particolarmente suggestive di Pinot Nero. A dimostrarlo è il nuovo nato di Villa Corniole, il Sagum, che fa il suo ingresso sul mercato con l’annata 2018.
Il Pinot nero in questione vuole essere un omaggio alla località Giovo, il cui nome si rifà a un’antica usanza legata proprio agli abitanti della valle che usavano crearsi dei “passaggi” per aggirare le frequenti esondazioni del fiume Adige. Sulle carte storiche è possibile trovare l’indicazione Jugum che sta a significare valico ma può essere ricondotta anche alla località in cui nasce il Sagum. Le prime tracce sono riconducibili all’800 d.C ma il nome, però, è frutto di una ricerca che affonda le sue radici molto indietro nel tempo e denotano una certa longevità nelle tradizioni del luogo, proprio come il vino che voglio raccontarvi.
Grande savoir faire in vigneto e cantina
I vigneti di Pinot Nero si sviluppano su un terreno di origine calcarea e marnosa, ubicati a 650 metri circa con un sistema di allevamento è a guyot. Le vigne hanno una storia trentennale alle spalle. Le uve vengono raccolte con vendemmia manuale a fine settembre, quando raggiungono un livello perfetto di maturazione, combinazione vincente data da terroir, clima e buone pratiche. Coltivare queste uve in Valle di Cembra, però, significa aver a che fare con un terreno porfirico che conferisce al prodotto finito una spiccata mineralità tipica nei vini del luogo.
Le uve, una volta raggiunta la cantina, vengono sottoposte a macerazione a freddo prefermentativa. Dopo una settimana si passa alla fermentazione alcolica che avviene spontaneamente e riprende un periodo di macerazione e follature manuali giornaliere, in modo da ottenere un prodotto curato in ogni dettaglio.
Anche il periodo di affinamento ha la sua importanza, infatti il Sagum riposa in barrique e tonneaux per circa 18 mesi e il tutto prosegue in bottiglia per un periodo mai inferiore a un anno. Ciò che ne viene fuori è un Pinot Nero armonico ed estremamente propenso alla longevità.
Il Sagum rientra nella denominazione Trentino Doc Superiore Valle di Cembra, quindi segue un protocollo rigoroso che preserva tutta la tipicità del luogo.
Villa Corniole e la ricerca dell’eccellenza
Mantenere alto lo standard di produzione in cantina è essenziale. A confermarlo è Maddalena Nardin che, assieme alla sua famiglia si occupa di ogni singolo passaggio che va dall’uva al vino. Per assicurare l’eccellenza è necessario saper lavorare giorno per giorno in vigneto. E cosa succede se l’annata non è delle migliori? Forse è bene rinunciare e aspettare quella successiva. Si tratta di una scelta che i clienti premiano, confermando anno dopo anno la loro fiducia nel prodotto. È essenziale, anche con un’ampia gamma di prodotti, garantire qualità.
La Valle di Cembra e in particolare il consorzio Cembrani D.O.C., sposa tali scelte e sostiene lavori di terra e cantina che preservano la tipicità del territorio e del vino prodotto, da sempre, in valle. Grande attenzione anche alla zonazione dei vari terreni, in modo comprendere anche dove e come coltivare un certo vitigno, cercando di impiantarli solo nelle zone altamente vocate. L’impresa sembra ardua ma, certamente, non impossibile.
Sagum e…?
Villa Corniole sotto questa fortunata stella e grazie all’esperienza maturata con il tempo, è sempre alla ricerca di nuove espressioni della Valle di Cembra. Dopo aver acquisito un altro vigneto di Pinot Nero che, di sicuro, implementerà la produzione futura del Sagum, grande attenzione anche alla gamma Salisa. Che stia per nascere un nuovo Trentodoc rosè?
Il Sagum 2018 è disponibile presso lo store online di Villa Corniole e Cembrani DOC.
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