Etna DOC si trasforma. Al via l’iter per diventare DOCG
Nata nel 1968, oggi la storica denominazione Etna DOC inizia il percorso per diventare DOCG. La decisione è emersa a seguito dell’assemblea...
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Wine Roots
Per Wine Enthusiast non ci sono dubbi: l’Abruzzo è la migliore regione vinicola dell’anno. A testimoniarlo è un lavoro continuo orientato sempre di più alla qualità, quella genuina dei vini e dei prodotti da tavola. A dare quel tocco di magia in più è l’unicità degli scenari naturali, ancora oggi, incontaminati.
Wine Enthusiast, la celebre rivista internazionale, ha riconosciuto l’Abruzzo come regione “ricca di tradizione e intrisa di innovazione” per questo è stata eletta regione dell’anno in occasione dei Wine Star Awards. L’Abruzzo ha avuto la meglio su Marlborough, New Zealand, Southern Oregon/Rogue Valley, Oregon, Uco Valley, Argentina e SLO Coast, California. I trofei del Wine Star Award saranno presentati e celebrati il 30 gennaio 2023 a San Francisco.
Gli organizzatori della competizione la definiscono una “gemma nascosta per gli enofili più appassionati. Dai suoi villaggi incontaminati ai suoi paesaggi naturali mozzafiato, pieni di cascate, fiumi e castelli storici. La celebre regione vinicola sta rapidamente diventando anche una destinazione ambiziosa per viaggi sostenibili, sottolineando un legame fortissimo con la cultura, le persone, la gastronomia e la musica locali”.
A commentare la vittoria c’è Alessandro Nicodemi, Presidente del Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo “Siamo molto orgogliosi di questo riconoscimento, che colloca il nostro territorio ai vertici di una così prestigiosa graduatoria. Questo è sicuramente anche il risultato del lavoro di promozione e di accreditamento dell’Abruzzo del vino in un mercato storicamente così importante a livello mondiale come quello statunitense, condotto in questi anni dal Consorzio con costanza e determinazione attraverso una fitta attività di pubbliche relazioni, incoming e promozione del territorio”.
Il traguardo, secondo Alessandro Nicodemi, è merito dei produttori che hanno saputo discostarsi da un approccio al vino passivo, anzi hanno migliorato il loro lavoro puntando all’eccellenza e non solo ai grandi numeri. “Sono nate tante nuove cantine, spesso avviate da giovani che hanno investito nella terra o hanno ereditato l’azienda di famiglia. Il risultato è una visione diversa, che punta sulla sostenibilità e su di una capacità imprenditoriale molto più dinamica. Anche nelle cantine storiche è emersa una nuova generazione che ha cambiato stile e filosofia”.
Dai potenti vini rossi del Montepulciano fino ai grandi Trebbiano e Pecorino, l’Abruzzo si fa notare in positivo, senza dimenticare l’appeal del Cerasuolo d’Abruzzo che, negli ultimi anni, sta conquistando sempre più l’attenzione dei consumatori.
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