Paolo Bartoloni è il nuovo presidente del Consorzio Tutela Vini Montefalco
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mer 31 gennaioCantine Ermes approda in Lombardia acquisendo - all'asta - la Cantina Sociale di Canneto di Campo Noce. Con 2 milioni di euro un progetto per rilanciare produzione e coesione sociale, puntando su territorio e vecchi soci.
“Vogliamo coinvolgere i vecchi soci per sviluppare un nuovo corso per Canneto”. In modo costruttivo e in odore di dialogo, il Presidente di Cantine Ermes, Rosario Di Maria, saluta il nuovo traguardo aziendale raggiunto in Lombardia, precisamente in Oltrepò Pavese, dopo aver inanellato fusioni e acquisti in Veneto, Puglia, Emilia Romagna, Abruzzo e, ovviamente Sicilia (da cui è partito tutto, nel 1998). Cantine Ermes, infatti, si è aggiudicata all’incanto il patrimonio strutturale e tecnologico della Cantina Sociale di Canneto di Campo Noce a Canneto Pavese (PV), con l’intento di rilanciarne l’attività nell’immediato futuro.
L’interesse per l’Oltrepò Pavese è frutto di una ricerca di mercato analitica che ha portato Cantine Ermes a presentare un’offerta per l’acquisizione dello stabilimento produttivo e del marchio, nella consapevolezza che il percorso di rilancio dovrà partire dal coinvolgimento dei soci della Cantina di Canneto. “Con le buone pratiche di una condivisione di obiettivi e lavoro, siamo certi di ricostruire una realtà sana e competitiva nel vino di qualità, che sia nuova nello spirito ma, al contempo, capace di valorizzare le proprie radici, come avvenuto nelle altre regioni”. Dialogo e le sinergie prima di tutto per la Cantina, tant’è che vuole portare questo modello di cooperazione nel territorio dell’Oltrepò. Anche in questo caso, così come è successo per le precedenti acquisizioni, non mancherà il rispetto dei diversi territori e delle loro specificità, affermando, in ciascuna delle aree in cui opera, un approccio di tutela e valorizzazione dell’esistente nella totalità, tra cui strutture e dotazioni strumentali, e soprattutto per il capitale umano.
“La graduale crescita di Cantine Ermes in più regioni - spiega Di Maria - è il frutto di un lavoro costante di ricerca di territori coerenti con il progetto originale che caratterizza la nostra cooperativa. A contare nella nostra mission aziendale, sono il potenziale identitario espresso dai territori in cui abbiamo investito e continuiamo ad investire, e la capacità di quei vini di competere sui mercati più importanti per il vino italiano. Buona parte degli stabilimenti acquisiti da Cantine Ermes negli anni, sono stati frutto di fusioni per incorporazione, ridando energia e prospettive a cantine sociali rappresentative di quei territori, senza disperderne il patrimonio umano e sociale. Il nostro Progetto cooperativistico si fonda su due cardini fondamentali: fiducia e rispetto”. Un comune sentire che fa la differenza per il Presidente che ci tiene a sottolineare “Rispetto dei nostri soci viticoltori che sposano il progetto, rispetto delle peculiarità distintive di questi territori. Fiducia, quella che giorno dopo giorno, siamo riusciti a generare e, oggi, è riuscita a sconfiggere i pregiudizi che affronta una cantina siciliana quando si presenta in altre regioni. Con Ermes il percorso si è rovesciato: è il sud che investe nel nord”.
Cantine Ermes, Società Cooperativa agricola, è oggi la realtà multiregionale con il più alto numero di ettari vitati nel paese, record che detiene anche per le produzioni a regime di agricoltura biologica. Tra le cinque regioni produttive in cui insiste, sviluppa il coinvolgimento di 2.513 soci conferitori per una superficie complessiva in produzione superiore ai 13.600 ettari (Dati vendemmia 2022). Un modello di verticalizzazione regionale, centrato sul valore viticolo ed enologico espresso da quei territori e dalle varietà e denominazioni che meglio possono performare sui mercati di tutto il mondo.
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