Piccini 1882 festeggia un compleanno speciale: 140 anni di storia. Per celebrare il nuovo traguardo aziendale si riprende l'etichetta ispirata al burattino più famoso delle favole, frutto dell'inventiva di Collodi. Si tratta del primo vino imbottigliato nel 1881 ed è pronto per tornare in commercio.
Pinocchio da burattino si trasforma in vino e vuole rappresentare lo spirito evergreen del gruppo Piccini che riveste un ruolo importante nel panorama viticolo italiano. Degno portabandiera della cultura popolare “Pinocchio è uno dei volti più conosciuti del nostro paese – commenta Mario Piccini, Amministratore Delegato di Piccini 1882 – le sue avventure hanno accompagnato la nostra infanzia, ed ancora oggi riescono a strapparci un sorriso. Con questo progetto vogliamo rendere omaggio ad uno dei simboli della cultura italiana, proponendo un vino fresco e brioso, come l’indole di Pinocchio”.
In questo caso tutto parla di tradizione, dalla bottiglia al vino, riprendendo i canoni toscani caratteristici della famiglia Piccini. Pinocchio si presenta con una forma panciuta che ricorda i fiaschi di un tempo, mentre il contenuto è frutto della famosa “ricetta italiana” orgoglio della famiglia Piccini. Il vino si presenta come fresco e moderno, capace di conquistare proprio tutti a tavola, favorendone convivialità e condivisione. Trasversale, è adatto a reggere tutto il pasto anche con cambi di temperature di servizio. Un’ottima soluzione per chi il rosso proprio non vuole berlo d’estate.
“Abbiamo pensato a questo vino come a un autentico viaggio attraverso tre regioni d'Italia, raccontando l'anima genuina di questo Paese, arricchita dalla ricetta italiana della famiglia Piccini. – continua Mario Piccini - Dopo la vendemmia, le uve vengono sottoposte a una pressatura soffice. Il mosto subisce una breve macerazione sulle bucce, esaltandone il profilo fruttato e la rotondità”.
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