Gli italiani premiano il vino italiano come buon rimedio contro l'ansia. A dimostrarlo è una ricerca condotta dall'associazione “Donne e qualità della vita” e il movimento “Io sto con il made in Italy”.
Numerosi studi dimostrano quanto un bicchiere di vino possa
essere un vero e proprio booster per la nostra vita. A dirlo sono proprio i
dati scientifici. È stato dimostrato, infatti, quanto il consumo di vino,
durante i due mesi di lockdown, abbia aiutato molti italiani ad affrontare
meglio i disturbi derivanti dalla permanenza forzata in casa.
Grazie alla ricerca realizzata dall’associazione “Donne e
qualità della vita” e il movimento “Io sto con il made in Italy” il dato
ricavato è che il vino ha funzioni terapeutiche e fa bene alla nostra “testa”.
La ricerca
Gli italiani, anche se in lockdown e con non poche
difficoltà economiche, non hanno certo smesso di acquistare e bere vino, anzi,
i dati rilasciati dagli e-commerce del settore hanno dimostrato un aumento del
volume di affari.
Gli esperti riconoscono riconoscono che uomini e donne i 25
e i 65 anni, hanno scelto il vino come modo per combattere l’ansia e lo stress.
Sappiamo già che il vino favorisce l’aggregazione, il dialogo e il buonumore.
Ma stavolta il dato è certificato.
Il 65% dei soggetti analizzati, infatti, ha dichiarato che
l’aggregazione favorita dal vino è stata determinante. Ma com’è possibile?
Grazie alle dirette, degustazioni online e molto altro, restare uniti anche a
distanza, non è più un’utopia. Il 55% invece, si è espresso a favore del
dialogo. Il vino, quindi, si è reso protagonista di conversazioni in famiglia,
come defaticante dopo lunghe giornate di pulizia o di smart working. In ultimo
vediamo come il vino sia stato un buon amico utile a stemperare le angosce del
quotidiano. Gli italiani, quindi, sono riusciti a riequilibrare la loro vita, a
rilassarsi e a lasciarsi alle spalle le angosce della vita quotidiana, dedicandosi
agli affetti veri o virtuali. Buono, no?
Premiato il made in Italy
Il vino italiano, di cui siamo grandi estimatori, è stato il
prodotto preferito dagli italiani in quarantena. Infatti è stato premiato il
famoso “prodotto tricolore” magari anche di eccellenza.
Durante questo periodo sono in molti ad aver riscoperto
bottiglie preziose magari lasciate in cantina o su qualche scaffale. Altri,
invece, hanno optato per vini di fasce medio alte e comunque eccellenti.
Tutti questi dati, quindi, cosa ci dimostrano? Che il vino,
ovviamente assunto con cautela e con le dovute precauzioni, è un vero toccasana
per l’umore e la nostra salute. Allora è arrivato il momento di stappare una
bottiglia e cercare di vivere con tranquillità anche la fase 2.
Il 13 settembre sarà il giorno della seconda edizione di Abruzzo in Bolla. A L' Aquila si incontreranno produttori e esperti, appassionati...
Cambio di direzione per il Consorzio di Tutela Vini Oltrepò Pavese. Riccardo Binda da Bolgheri torna a casa per replicare il suo modello vincente.
Il...
Cambia la presidenza del Consorzio Asti DOCG con Stefano Ricagno. La mission è incentivare la sinergia associativa e la sfida ai mercati per il...
Il Vinitaly 2024 è stata proclamata un’edizione di successo. Rilevate 97.000 presenze, 300.000 operatori interessati sono giunti dall’estero,...
Cambio di presidenza per il Consorzio Tutela Vini Montefalco. A succedere a Giampaolo Tabarrini è Paolo Bartoloni. Nuove energie per puntare sui...
Francesca Seralvo, già volto di Tenuta Mazzolino, prende le redini del Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese. Eletta all’unanimità...